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Dupilumab per la broncopneumopatia cronica ostruttiva con infiammazione di tipo 2 indicata dalla conta degli eosinofili


In alcuni pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ), l'infiammazione di tipo 2 può aumentare il rischio di riacutizzazione e può essere indicata da un aumento della conta degli eosinofili nel sangue.

Dupilumab, un anticorpo monoclonale completamente umano, blocca la componente recettoriale condivisa per l’interleuchina-4 ( IL-4 ) e l’interleuchina-13 ( IL-13 ), fattori chiave dell’infiammazione di tipo 2.

In uno studio randomizzato di fase 3, in doppio cieco, sono stati assegnati pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva che avevano una conta di eosinofili nel sangue di almeno 300 per microlitro e un elevato rischio di riacutizzazione nonostante l'uso della tripla terapia standard, a ricevere Dupilumab ( Dupixent ) 300 mg o placebo per via sottocutanea una volta ogni 2 settimane.

L'endpoint primario era il tasso annualizzato di riacutizzazioni moderate o gravi di broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Gli endpoint chiave secondari e gli altri endpoint corretti per la molteplicità sono stati: la variazione del volume espiratorio forzato in 1 secondo ( FEV1 ) pre-broncodilatatore e dei punteggi SGRQ ( St. George's Respiratory Questionnaire; range da 0 a 100, con punteggi più bassi ad indicare una migliore qualità di vita ) ed E-RS-COPD ( Evaluating Respiratory Symptoms in COPD; range da 0 a 40, con punteggi più bassi ad indicare sintomi meno gravi ).

In totale 939 pazienti sono stati sottoposti a randomizzazione: 468 al gruppo Dupilumab e 471 al gruppo placebo.
Il tasso annualizzato di riacutizzazioni moderate o gravi è stato 0.78 con Dupilumab e 1.10 con placebo ( rate ratio, 0.70; P minore di 0.001 ).

FEV1 pre-broncodilatatore è aumentato dal basale alla settimana 12 con una media dei minimi quadrati ( LS ) di 160 ml con Dupilumab e 77 ml con placebo ( differenza media LS, 83 ml; P minore di 0.001 ), una differenza che è stata mantenuta fino alla settimana 52.

Alla settimana 52, il punteggio SGRQ è risultato migliorato di una media LS di -9.7 con Dupilumab e -6.4 con placebo ( differenza media LS, -3.4; P=0.002 ).
Il punteggio E-RS-COPD alla settimana 52 era migliorato di una media LS di -2.7 con Dupilumab e -1.6 con placebo ( differenza media LS, -1.1; P=0.001 ).

Il numero di pazienti con eventi avversi che hanno portato alla sospensione di Dupilumab o placebo, eventi avversi gravi ed eventi avversi che hanno portato alla morte erano bilanciati nei due gruppi.

Tra i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva che presentavano infiammazione di tipo 2, come indicato da una conta elevata di eosinofili nel sangue, quelli che hanno ricevuto Dupilumab hanno avuto meno riacutizzazioni, migliore funzionalità polmonare e qualità di vita e sintomi respiratori meno gravi rispetto a quelli che hanno assunto placebo. ( Xagena2023 )

Bhatt SP et al, N Engl J Med 2023; 389: 205-214

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