La conta degli eosinofili nel sangue periferico potrebbe aiutare a identificare quei pazienti con malattia polmonare ostruttiva cronica ( BPCO ) che avranno meno esacerbazioni assumendo corticosteroidi inalatori.
Precedenti analisi post-hoc hanno proposto cutoff di eosinofili che sono sia arbitrari che limitati nella valutazione di interazioni complesse di risposta al trattamento.
È stata modellata la conta degli eosinofili come una variabile continua per determinare le caratteristiche che determinano sia il rischio di esacerbazione che la risposta clinica ai corticosteroidi in pazienti con BPCO.
Sono stati analizzati i dati di tre studi randomizzati controllati di Budesonide e Formoterolo in pazienti con BPCO con una storia di esacerbazioni e conte di eosinofili nel sangue disponibili.
I pazienti con qualsiasi storia di asma sono stati esclusi.
È stato studiato l'esito primario del tasso di esacerbazione annuale corretto per il tempo di esposizione.
Sono stati esaminati 4.528 pazienti.
Un aumento non-lineare delle riacutizzazioni si è verificato con l'aumento della conta degli eosinofili nei pazienti che hanno ricevuto Formoterolo da solo.
Alla conta di eosinofili di 0.10 x 109 cellule per litro o più, è stato registrato un significativo effetto del trattamento per la riduzione della esacerbazione con Budesonide - Formoterolo rispetto a Formoterolo da solo ( rate ratio, RR=0.75; P interazione=0.015 ).
Sono state osservate interazioni tra la conta degli eosinofili e gli effetti di Budesonide-Formoterolo rispetto al Formoterolo sul St George's Respiratory Questionnaire ( P interazione=0.0043 ) e su FEV1 pre-broncodilatatore ( effetto lineare P minore di 0.0001, P interazione=0.067 ).
Solo la conta degli eosinofili e la storia di fumo sono stati predittori indipendenti di risposta a Budesonide-Formoterolo nel ridurre le esacerbazioni ( conteggio degli eosinofili, P interazione=0.013; storia di fumo, P interazione=0.015 ).
Nei pazienti con BPCO trattati con Formoterolo, la conta degli eosinofili nel sangue predice il rischio di esacerbazione e la risposta clinica ai corticosteroidi per via inalatoria. ( Xagena2018 )
Bafadhel M et al, Lancet Respir Med 2018; 6: 117-126
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